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Dal mercato tutelato al mercato libero:
quanto c’è di vero?

Sarà sicuramente capitato anche voi di ricevere negli ultimi mesi telefonate o visite da parte di consulenti e aziende per l’energia elettrica ed il gas che vi informano della necessità di passare dal mercato tutelato al mercato libero. Ma quanto c’è di vero in questo? Il passaggio è veramente obbligatorio? E qual è la data ultima per potersi mettere in regola? Oggi vogliamo rispondere a tutte queste domande e chiarire ogni dubbio.
risparmio in bolletta

 

Mercato libero e servizio tutelato: qual è la differenza? 
In Italia convivono pacificamente due tipologie di mercati energetici: il mercato libero e il servizio di maggior tutela o, più semplicemente, mercato tutelato. 
 
La differenza fondamentale tra i due mercati è la determinazione dei prezzi dell’energia e dei servizi inclusi. Nel servizio di maggior tutela, il prezzo è stabilito trimestralmente dall’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), in base all’andamento dei prezzi delle materie prime sui mercati e non comprende servizi aggiuntivi. Gli operatori del mercato libero hanno invece la facoltà di decidere in autonomia i costi delle tariffe e di includere servizi extra nelle proprie offerte. 
 
 

La situazione in Italia: mercato libero o mercato tutelato? 

Un italiano su due non conosce ancora il significato di mercato libero! Gli ultimi studi in materia hanno evidenziato quanto i consumatori conoscano poco la propria situazione e siano poco inclini alla ricerca e alle novità; se ti chiedessimo ad esempio quanto costa un kilowattora di energia o quali sono i tuoi consumi, sapresti rispondere?  (Se la tua risposta è no, approfondisci l’argomento con questo articolo.

Nella giungla delle proposte commerciali diffuse tra i vari canali (tv e web tra i più utilizzati), la tendenza di noi italiani è quindi quella di mantenere le cose così come sono, di rimanere in una propria comfort zone; la paura di incappare in qualche truffa o di ritrovarsi a pagare dei costi aggiuntivi non calcolati o ancora di imbattersi in pratiche burocratiche complesse frena la voglia di informarsi e di trovare una soluzione che potrebbe invece rivelarsi più vantaggiosa per le nostre tasche. Il risultato di questa prudenza, secondo Arera, è che circa il 53% dei clienti domestici italiani nel settore elettrico e il 47% nel settore gas è ancora legata al mercato tutelato dell’energia. 

 

Fine del mercato tutelato: tra falsi miti e realtà

 

Proprio per consentire una più libera concorrenza tra gli operatori e incentivare le famiglie italiane a trovare l’offerta più giusta in base alle proprie esigenze, nel 2017 è stata avanzata la proposta di mettere fine al mercato tutelato, fissando la data del 1° luglio 2019 come scadenza per il passaggio obbligatorio al mercato libero.  Il Decreto Milleproroghe 2018 ha poi di fatto spostato questa scadenza al 1° luglio 2020; ed infine, in un tira e molla serrato nel 2019, la scadenza è ora fissata al 1° gennaio 2022. 

Ma se abbiamo ancora due anni per effettuare la nostra scelta, perché ne parliamo già ora?  La risposta è semplice: perché proprio puntando alla scarsa conoscenza delle famiglie in materia, molte aziende cavalcano quest’onda del passaggio obbligatorio per spingere i consumatori a firmare subito un nuovo contratto di fornitura, instillando al cliente un senso di urgenza che in realtà non c’è. 

 
Come decidere allora a chi affidarsi per ottenere il massimo risparmio in bolletta?  

 

In controtendenza rispetto all’atteggiamento  conservativo dei consumatori in merito al passaggio a nuovi fornitori di energia, emerge un interesse in continuo aumento sul tema dei cambiamenti climatici . Ecco allora che, oltre a valutare proposte che ti consentano di risparmiare in bolletta, potresti anche entrare a far parte della transizione energetica che ci porterà ad un utilizzo sempre crescente di fonti di energia pulite e rinnovabili. Scopri la proposta Super Solar per la tua transizione energetica.

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