ERRORI DA EVITARE NELLA PROGETTAZIONE DI UN IMPIANTO SOLARE
Il sistema solare è spesso considerato o troppo complicato o troppo semplice per essere efficiente. La scelta di un sistema è spesso determinata da fattori come prezzo e mode del momento. Dobbiamo invece sempre considerare che gli impianti solari termici devono essere funzionali al risparmio di energia.
La scelta delle tubazioni
Di fondamentale importanza per un corretto funzionamento dell’impianto solare risulta essere la scelta delle tubazioni. Variabili da considerare sono le seguenti.
- Diametro:
fino a 6 mt |
fino a 15 mt |
fino a 20 mt |
fino a 25 mt |
|
fino a 6 mq |
15mm (DN12) |
15mm (DN12) |
22mm (DN20) |
22mm (DN20) |
fino a 10 mq |
22mm (DN20) |
22mm (DN20) |
28mm (DN25) |
28mm (DN25) |
fino a 15 mq |
22mm (DN20) |
28mm (DN25) |
28mm (DN25) |
28mm (DN25) |
fino a 20 mq |
28mm (DN25) |
28mm (DN25) |
28mm (DN25) |
35mm (DN32) |
- Materiale:
non bisogna assolutamente impiegare materiali zincati nel circuito solare primario, ma possono essere utilizzate sia tubazioni in rame, sia tubazioni in corrugato di acciaio inossidabile, tenendo conto che queste ultime richiedono una sezione maggiore dato che la perdita di pressione è maggiore rispetto a quella delle tubazioni con superficie interna liscia.
- Brasatura:
nel collegamenti dei tubi è necessario utilizzare solo leghe saldanti forti.
Distanza tra collettori ed accumulo
I motivi che obbligano ad installare il bollitore più vicino possibile ai collettori, soprattutto nei sistemi a circolazione forzata, sono principalmente due.
Il primo è legato alla resa degli impianti: tratti di tubazioni lunghe, anche se adeguatamente isolate, hanno una perdita di temperatura per ogni metro di lunghezza del tubo pari al coefficiente di dispersione per il diametro della tubazione. Questo si tramuta in una notevole minore efficienza del sistema.
Il secondo motivo è legato alla viscosità del fluido termoconvettore che impone un dimensionamento corretto per rispondere alle perdite di pressione del circuito. Infatti un dimensionamento poco accurato può portare in estate ad un blocco dell’impianto per surriscaldamento con conseguente rischio di perdita di fluido termoconvettore ed impedimento di rientro in esercizio automatico dell’impianto.
Nel caso di impianti fino a 15 mq e con tubazioni in corrugato di acciaio inossidabile di lunghezza pari a circa 30 mt già coibentati a coppie e con il cavo per il sensore della temperatura del collettore già inserito, possono essere sufficienti piccole pompe da riscaldamento a tre posizioni. Ma con il crescere della distanza e della superficie sono necessarie tubazioni di diametro maggiore ed un accurato calcolo della perdita di pressione, della corretta impostazione della pressione di esercizio del circuito di scambio e del corretto calcolo del dimensionamento del vaso d’espansione.
L’errata impostazione della pressione di esercizio ed un calcolo impreciso delle dimensioni del vaso di espansione sono infatti una frequente fonte di malfunzionamento negli impianti solari a circolazione forzata.